I valori del tempio della Dea Serpente si ispirano non solo ad Hekate e Athena, alla Grande Dea, ma anche ai valori di MadreMondo: una visione del futuro trasmessa dalla Signora di Avalon, colei che è la Dea dell’isola sacra di Avalon, e canalizzata da Kathy Jones, fondatrice del tempio della Dea di Glastonbury.

MadreMondo è una società ispirata ai valori matri-focali del passato, in cui la madre terra, le madri, i valori del materno e della cura vicendevole di noi esseri umani, di tutte le sue creature e della natura, sono posti al centro della nostra comunità, una visione e un tipo diverso di vita che promuove inoltre l’impoteramento, la creatività personale, i diritti per tutti e tutte e la pace nel mondo.

  • Dea come principio primo, non in contrapposizione con una versione maschile del divino, in uno scontro tra polarità, piuttosto come rappresentazione di ventre gravido / uovo cosmico entro il quale ogni cosa ha la sua collocazione, da cui emerge e a cui farà ritorno, in attesa di una nuova rigenerazione.
  • Lo spirito è alla base di tutto. La spiritualità deve essere al centro di ogni credenza religiosa, della formazione e delle pratiche sacre, dunque poniamo l’accento sulla connessione con Dea, sul tessere un legame di amore e fiducia con Lei, comunque la si voglia chiamare.
  • Troviamo di estrema importanza includere nelle pratiche sacerdotali le tecniche sciamaniche, non solo per la loro antichità quali primo approccio dell’umanità verso il divino/lo spirituale, ma anche perché riteniamo indispensabile per la crescita interiore di ciascuno di noi riuscire a creare dei forti legami con i propri Alleati Spirituali e con i propri Antenati oltre che avere esperienza diretta e “concreta” dei Mondi in cui è suddivisa la Realtà Non Ordinaria.
  • Consideriamo lo studio e la pratica dell’Arte della Strega, la Stregoneria, una delle chiavi che ogni Sacerdote-ssa di Dea Serpente deve detenere, in quanto strumento di potere, dinamico e ciclico, che aiuta non solo nel processo di trasformazione e di crescita personale, ma anche a fare esperienza della spiritualità e di Dea stessa, in ogni suo aspetto.
  • Riconosciamo e onoriamo la rete che ci lega ad ogni essere, senziente o meno, perché tutto è emanazione di Dea e in ogni cosa risiede la scintilla divina. Onoriamo l’Esistenza in ogni sua forma, in un movimento continuo di vita, morte e rigenerazione in equilibrio con le dinamiche naturali. Per questo motivo promuoviamo la vita in ogni sua forma e non solo siamo contrari a sacrifici di animali per scopi religiosi, ma anche a discriminazioni umane in base al genere, alla razza, all’orientamento sessuale, all’età e alle proprie abilità.
  • Non accettiamo concetti di bene o male assoluto e non adoriamo entità simili a quella che, nella tradizione cristiana per esempio, viene chiamata “Satana”. Bene o male sono concetti umani estranei alla natura e scaturiti da una mancanza di equilibrio.
    Per questo motivo cerchiamo di riequilibrare noi e, di conseguenza, il mondo intorno a noi, divenendo intrinsecamente guaritori e guaritrici, in ogni aspetto del nostro lavoro.
  • Riconoscere e destrutturare le prigioni di una società patriarcale, perché questi schemi sono dannosi non solo per le donne, ma per l’umanità tutta che si trova costretta in un’eterna lotta tra energie duali oppositive. Rompere queste dinamiche permetterà a ciascuno di riconoscere e valorizzare la propria unicità in armonia con le unicità di ogni altro essere, senza contrasto, ma in una danza armoniosa.
  • Rispettiamo la saggezza di chi ci ha preceduto su questo percorso, ispirandoci al loro lavoro senza impossessarcene, ma semmai arricchendolo e diffondendolo riportando sempre la fonte prima. Se è vero che siamo tramiti della saggezza di Dea, è anche vero che questo ruolo di “osso cavo” (per dirlo in termini sciamanici) va riconosciuto, oltre al tempo e al talento che ciascuno di noi utilizza per manifestare il messaggio di Dea.
  • Riconosciamo come le ferite del patriarcato lavorino in noi creando delle dinamiche tossiche per noi stessi e nelle relazioni con gli altri, accettiamolo per poterle spezzare con un lavoro su di sé prima di tutto. Nessun percorso si può mai dire davvero concluso, ma dobbiamo riconoscerci, prima di ogni cosa, maestri di noi stessi, consci però dell’importanza di riconoscere i nostri limiti e di avere la possibilità di chiedere aiuto e sostegno.
  • Riconosciamo che definirsi Strega o Sacerdote-ssa non sia sufficiente per esserlo davvero, così come riconosciamo che non lo si diventa per eredità o titolo, certificato e iniziazione fine a se stessa. Come già anticipato in precedenza, il percorso spirituale non si esaurisce mai e la persona è in continua formazione: gli attestati, le iniziazioni, sono solo simboli e strumenti che testimoniano un passaggio, ma non l’arrivo definitivo. Spetta alla persona percorrere con serietà, cura e amore il proprio percorso, giorno dopo giorno, impegnandosi nelle pratiche e nello studio, così da aprirsi ai Misteri che possono provenire solo dalla personale crescita spirituale e dal contatto con Dea, in quanto sono anche percorsi misterici.
  • Noi crediamo nell’evoluzione: non esistono esperienze belle o brutte, ma solo esperienze da cui trarre degli insegnamenti.
  • I termini di Sacerdote-ssa, abusati e storpiati da secoli di patriarcato (così come il termine Strega) vengono reinseriti nel loro contesto originario come persone al servizio del divino, eliminando il senso gerarchico. In queste parole non c’è spazio per la moda o l’egocentrismo, sono termini che semplicemente descrivono ciò che alcune persone fanno, non titoli di gerarchie da elargire. Anche il Sacerdote-ssa è in continua formazione, il suo valore va oltre al titolo conquistato con esperienza, pratica e studio.
  • La Comunità del Tempio è un Cerchio ed il Cerchio è emanazione del grembo divino di Dea (o Uovo Cosmico), al suo interno abbiamo pari dignità e non vi sono discriminazioni di alcuna natura, di genere, di età, di etnia o stato sociale; ognuno riconosce il rispetto da portare l’un l’atro e di cui ha diritto a sua volta. Le ferite portate nel Cerchio verranno accolte e non giudicate, non è nostro compito “aggiustare “nessuno, ma essere rifugio sicuro dove ciascuno possa sentirsi a suo agio nell’esporsi. Questa è una dinamica molto importante e, allo stesso tempo, delicata e fragile; se dovesse rompersi ne andrebbe della fiducia di tutti e il Cerchio, inevitabilmente, si sgretolerebbe.
  • Non ci basiamo su una visione idilliaca e utopistica di società, ma agiamo consci che ciascuno di noi deve fare la sua parte, con azioni concrete, per migliorare la società in cui viviamo. Agiamo attraverso percorsi formativi, cerimonie sacre, singoli eventi e quant’altro riteniamo utile per essere, prima di tutto, esempio di quello che vorremmo per la società dove viviamo.
  • Come Streghe, Sacerdoti-esse, percorriamo il sentiero di Dea alla ricerca della conoscenza, della saggezza, del nostro equilibrio, non solo con noi stesse e stessi ma anche con Dea che vive dentro e fuori di noi, di cui siamo emanazione.
    Per questo motivo cerchiamo l’armonia con la natura e agiamo con potere condiviso, diversamente dal patriarcato che agisce con potere sugli altri.
  • Riconosciamo una nostra responsabilità non solo nei confronti dell’ambiente naturale, ma anche dei luoghi sacri del passato che oggi giorno sono identificati come siti archeologici. Per questo motivo invitiamo a non lasciare resti rituali presso questi luoghi (tranne per offerte degradabili e nel rispetto del luogo).

Testo di Morgana e Nicla per il Tempio della Grande Dea Serpente, vietata la riproduzione, anche parziale, senza il consenso delle autrici.