Tutto in natura è movimento continuo, che si avvolge e si svolge in una danza a spirale: dalla vite all’edera, dagli alberi in crescita al bocciolo di rosa, dalla conchiglia all’onda del mare, dal ciclo della luna fino al nostro DNA.

Questa è l’energia del Serpente, questo è il potere della Grande Dea.

Il legame tra Dea e il serpente è antico quanto l’uomo.

La sua capacità di incarnare il potere della Spirale attraverso i propri movimenti, oltre alle caratteristiche di mutare la pelle, andare in letargo e deporre uova, l’hanno plasmato quale immagine di Dea stessa. Ciò è testimoniato anche dai numerosi miti, oltre al forte legame mantenuto in epoche successive (e patriarcali) tra il serpente e la figura della Sibilla o Profetessa, oltre che nell’immagine della donna-Dea che accudisce o allatta il serpente (di cui abbiamo traccia fino a Santa Verdiana).

Il serpente è, infatti, la forza vitale, la potenza che genera vita, una creatura primordiale e misteriosa, che emerge dalle acque in cui la vita ha inizio. 

È la più antica manifestazione in forma visibile di Dea.

Come accennato in precedenza, per via dei suoi movimenti, della sua capacità di cambiare la propria vecchia pelle che rivela un corpo nuovo, e per la sua abitudine di andare in letargo, il serpente è diventato il simbolo dell’infinito, della continuità della vita in una danza eterna di vita-morte-rinascita.

È la trasformazione stessa ma anche l’immortalità, tratto ancora più rafforzato dalla sua capacità di deporre uova: simbolo di vita e di abbondanza, di creazione e di rinascita. 

 In numerose mitologie un uovo primordiale, embrione e germe di vita, è il primo essere a emergere dal Caos (inteso come condizione primordiale che contiene la potenzialità di tutte le cose esistenti). 

La nostra visione di Dea Serpente, realizzata secondo la nostra visione dalle abili mani di MaCò-la maga di coccio

L’uovo è il principio da cui nascono tutte le cose, il due volte nato, portando in manifestazione ciò che prima era solo allo stato potenziale. 

Quest’aspetto pone Dea Serpente in intima relazione con Dea Uccello, e ne troviamo altra testimonianza anche negli attributi di diverse dee, tra cui Athena.

Come la Grande Dea, il serpente ha in sé gli aspetti di luce e ombra, il veleno e la cura.

Questa caratteristica ha legato il serpente anche alle piante magiche, alla magia stessa e alla medicina, evidenziando ancora di più il suo legame e potere con la terra stessa, Dea.

Ma cos’è e chi è Dea?

Signora dagli infiniti nomi, aspetti e volti, presente dentro e fuori di noi, spirito e materia (mater-ia) congiunti, Dea è ogni cosa, e ogni cosa è sacra. Lei è TUTTO, Unità, non separazione, poiché racchiude in sé ogni polarità: creazione e distruzione, luce e oscurità, maschile e femminile, portatrice di nascita, vita e morte. 

Lei è trasformazione e rigenerazione continua, in un processo che coinvolge tutto l’universo e, ancor più, noi come esseri umani che dobbiamo considerarci co-creatori della realtà che ci circonda. 

Con l’arrivo delle differenti culture patriarcali, portatrici di guerra e distruzione, Dea scomparve sempre di più (almeno in apparenza) e ciò portò alla distruzione non solo dei suoi templi ma anche della terra stessa, non più considerata sacra.

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Ciò che rimase di Lei in Occidente, come il serpente, divenne un qualcosa da estirpare o demonizzare. L’esempio di quello che scrivo non è testimoniato non solo nel Cristianesimo, tramite l’immagine della Vergine che schiaccia il serpente, ma anche dalla mitologia olimpica: vari sono i miti in cui una divinità o un eroe sconfiggono un enorme serpente o drago, testimoniando un passaggio di cultura e religione da una visione più matriarcale a una più patriarcale. 

L’esempio più famoso è nel caso di Apollo che, dopo aver ucciso Pitone (figlio di Gea, custode del tempio di Delfi), si sostituì al culto precedente costringendo la sacerdotessa lì presente a prendere il nome di Pizia e a servirlo.

Nostro compito, come Sacerdotesse e Sacerdoti di Dea, è quello di rimembrarla, ricercarla e guarirla. Come fece Iside con Osiride, dobbiamo rimettere insieme i suoi pezzi, guardare di nuovo con attenzione i suoi miti, e renderla intera.

Testo di Nicla e Morgana per il Tempio della Grande Dea Serpente, vietata la riproduzione, anche parziale, senza il consenso delle autrici.

Se sei curioso o curiosa di conoscere e sperimentare Dea Serpente, iscriviti al percorso dedicato a Lei e alla sua ruota: https://tempiograndedeaserpente.it/percorrendo-il-sentiero-di-dea-serpente/

©Elena Albanese, che ha dato forma alla visione della Grande Dea Serpente di Nicla e Morgana; visione e insegnamenti che vengono trasmessi nel percorso a Lei dedicato