Benvenuta Dea Fanciulla

“Dea Fanciulla,
che esci dal buio dell’inverno per donarci le prime note della rinascita;
dal bucaneve, così candido e delicato spuntato con la testa china, che pare quasi che abbia timore nel scoprire la nuova luce, al calore del sole appena più mitigato.
Allo spuntare di nuove gemme così verdi e brillanti, che appaiono ai nostri occhi come dei chicchi di riso minuscoli, quasi surreali, copricapi di folletti piccini appoggiati a rami ormai vissuti, ai ciuffi d’erba che fuoriescono dalla terra ancora rigida e ghiacciata alla fine dell’inverno, non ancora pronta ad ammorbidirsi.
Tu sei tutto questo Mia Dolce e Cara Fanciulla,
la luce che nasce dal buio,
la vita che nasce dalla morte,
la dolcezza che nasce dall’ostilitá in un turbinio di vortici e spirali, dove ogni anno ritorni e ci doni sempre qualcosa di nuovo e affascinante, ammaliandoci con la tua innocenza e caparbietà , che solo chi rinasce conosce e ammira.
Benvenuta Dea Fanciulla.”

© Testo di Erika Zen, che sta percorrendo il percorso di Dea Serpente del primo anno, per il Tempio della Grande Dea Serpente, vietata la riproduzione senza consenso dell’autrice, si alla condivisione.

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